CRISI DI PANICO: COSA SONO E COME AFFRONTARLE
Una crisi di panico, infine, è un attacco improvviso e spontaneo di panico; si tratta di un periodo, generalmente della durata di cinque-trenta minuti, di intensa paura e di preoccupazione, che non si verifica in concomitanza con una specifica situazione stressante. Il senso di terrore che si prova di fronte ad un attacco di panico […]
Una crisi di panico, infine, è un attacco improvviso e spontaneo di panico; si tratta di un periodo, generalmente della durata di cinque-trenta minuti, di intensa paura e di preoccupazione, che non si verifica in concomitanza con una specifica situazione stressante.
Il senso di terrore che si prova di fronte ad un attacco di panico può essere così forte che la persona appare disorientata, ha paura di soffocare, di impazzire, di morire. La caratteristica essenziale di questa sindrome è rappresentata da ricorrenti attacchi di intenso, panico, che sono imprevedibili e incongruenti rispetto alla reale gravità della situazione.
Così la paura dei cani o delle forbici o di attraversare strade e piazze, di entrare in ascensore o di scendere le scale o di rimanere avvelenati sono i tanti modi, che un essere umano ha per difendersi da qualcosa, che, spesso, non esiste!
Che fare per stare meglio? E’ utile, innanzitutto, documentarsi, conoscere a fondo le caratteristiche di queste manifestazioni, evitando di banalizzarle o di vergognarsi per il fatto di averle. Importante è riuscire ad “ascoltare” queste reazioni, parlarne con qualche familiare o persona amica. Certamente favorisce molto l’essere in grado di accettarle, in quanto segnali che il corpo usa per comunicarci i suoi disagi.
L’attacco di panico è curabile e la diagnosi precoce può ridurre notevolmente le complicazioni future. E, comunque, non provoca né la perdita del senno, né un crollo nervoso, insomma non si diventa matti!
Le soluzioni possono essere anche abbastanza semplici: lo specialista può consigliare una “terapia breve”, come la “terapia strategica”, che, nella maggioranza dei casi, si rivela del tutto risolutiva.
Sembra che, molto spesso, ciò che determina la costruzione della sintomatologia fobica, non sia l’evento iniziale, quanto piuttosto tutto ciò che la persona mette in atto per evitare il panico: la persistenza del problema si regge proprio sulle tentate soluzioni. Eccone un’esemplificazione: la persona che teme di star male nell’allontanarsi da casa mette in atto due basilari “tentate soluzioni”: evita di allontanarsi da sola fuori casa e, talvolta, anche di rimanere sola a casa propria.
In questo modo, nello sforzo di controllare le situazioni di paura, evitandole, queste finiscono per aumentare vertiginosamente. Interrompere il meccanismo dell’evitamento si rivela fondamentale. Rimane la questione di come affrontare la paura, ma questo interrogativo, a ben vedere, è una questione esistenziale che accomuna tutti gli esseri umani!
Per avere ulteriori informazioni e per avviare efficaci strategie di contrasto all’ansia ed alle crisi di panico, prendi un appuntamento al 340 8606003, sarò lieta di esserti utile!
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